Scrivo perché… non mi va più giù!
In questi ultimi anni vedo cose assurde girare sui socials..
Teorie senza senso. Fanatismi sponsorizzati ovunque. Scrocchiatori di ossa che curano la prostatite. Pranoterapeuti che risolvono qualsiasi tipo di emicrania. Allineamenti divini della colonna… ???
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Assurderie e fanatismi a parte, ancora oggi, nel 2020, aleggia nelle menti dei fisioterapisti italiani la convinzione che esista in riabilitazione una sola ed unica strategia di trattamento per ogni disturbo o patologia.
Molti invece cadono in un terribile tranello… si innamorano della metodica!
Trascorrono anni e poi anni a fanatizzare ai propri pazienti, ai colleghi o sui socials la loro “metodica del cuore”, quella che chiunque salva e che tutto risolve!
Così, la loro visione della medicina riabilitativa si chiude sempre di più, finendo per indossare dei paraocchi che risulteranno pericolosi ai pazienti e frustranti sul piano professionale.
E così l’RPGista finisce col mettere in squadra un paziente con una lombalgia acutissima così come l’osteopata viscerale vuole curare “con le mani” un’enterite acuta..
In questi anni ne ho viste e sentite di cotte e di crude…
La mente dei fisioterapisti italiani, così come quella degli altri professionisti sanitari è ricca zeppa di bias cognitivi.. convinzioni errate che spesso si trascinano per tutto il resto della loro carriera.
Convinzioni che diventano limitanti, che arrestano la crescita professionale del fisioterapista, che rischiano di mettere dei paraocchi alla sua attività clinica quotidiana.
Non esiste l’unica tecnica!
Non esiste l’unica scuola di approccio!
Non esiste l’unico metodo!
Il giorno stesso in cui il fisioterapista si innamorerà follemente di una metodica, indosserà inconsapevolmente dei paraocchi che saranno fatali per la sua crescita, il suo lavoro, i suoi pazienti.
Il fanatismo fa male. Rallenta, offusca la ragione, devia il corretto ragionamento clinico.
Il Pensiero trasversale ti permette di esplorare nuove modalità, nuove strategie terapeutiche per risolvere i problemi di natura muscolo-scheletrica dei tuoi pazienti.
Risolvere o migliorare, e farlo efficacemente ed efficientemente nel minor tempo possibile.
Chi si innamora della metodica, indosserà i paraocchi;
chi indosserà i paraocchi, non riuscirà più a ragionare trasversalmente.
Per questo motivo, oggi mi sottraggo dal conversare con un fanatico, so che ragiona limitatamente, non accetto più il concetto “l’unica cosa che funziona”.
Di fronte alla complessità dell’essere umano, della sua biologia, della sua unità corpo-mente, del suo apparato muscolo-scheletrico e dei suoi disturbi, non posso più accettare un ragionamento del genere.
L’approccio unimodale in medicina riabilitativa non esiste!
Lo ripeto: NON ESISTE!
Ripeterò, continuamente e quanto basta, questo concetto nei futuri articoli.
La riabilitazione, per il suo fine e per la natura umana, è e sarà sempre Multimodale!
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Alla tua Crescita.
Dr. Salvatore Mautone